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CULTURA E STORIA DELLA SICILIA |
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Speciale 65° Portella della Ginestra
“Montelepre tra Separatismo ed Occidentalismo”
Lo storico
monteleprino Giuseppe Mazzola ritiene che ormai sia arrivato il
momento
di dire una “verità” diversa sulla strage che ha cambiato la
storia d’Italia
L’autore, avvalendosi delle più disparate testimonianze dirette
e facendo una descrizione precisa di tutto ciò che avvenne
nell’arco di tempo che andò da prima delle elezioni regionali
del 20 aprile 1947 a quelle nazionali del 18 aprile 1948, ha
evidenziato la mistificazione di una storia pilotata per far
credere di essersi trattato solo di un atto sconsiderato e
delinquenziale di un bandito e della sua banda. Postazioni (ben
cinque), armi usate (calibro e granate), motivazioni politiche
(difesa della democrazia occidentale) sono punti fondamentali
per la ricerca della verità…
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Lettera aperta a Oriana Fallaci
Nel centocinquantesimo dell’Unità italiana
Leggerla e rileggerla, anche se non è più tra noi, è sempre un
piacere un arricchimento per la mente e lo spirito perché
anch’io, gentile Oriana, ho la stessa rabbia, la stessa
tensione, contro le ingiustizie e contro la spudorata
falsificazione della Verità…
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Il Sant’Uffizio
in Sicilia
I re
spagnoli trasformarono l’Inquisizione in una sorta di polizia
segreta col compito
di prevenire possibili colpi di stato…
“Per meglio comprendere la cesura unitaria”
L'Inquisizione spagnola
nacque nel 1478 per iniziativa di Ferdinando II d'Aragona (Sos
del Rey Católico, 10 marzo
1452 – Madrigalejo, 23 gennaio 1516), e Isabella di
Castiglia e fu ufficializzata da una bolla di Sisto IV…
(18.
– “Sicilia preunitaria - Controlettura del Risorgimento” 2010) |
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Giovanni II di Trastamara il Grande
Passò alla Storia per l’indole corrotta…
“Per meglio comprendere la cesura unitaria”
Nella sua vita la Sicilia
entrò due volte: la prima, nel 1415, appena diciassettenne,
quando venne inviato dal padre nel regno isolano come viceré; la
seconda assunse il
titolo regio siciliano insieme a quello d’Aragona alla morte del
fratello Alfonso, regnando fino al 19 gennaio del 1479…
(17.
– “Sicilia preunitaria - Controlettura del Risorgimento” 2010) |
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Alessandro
V il Magnanimo
Fu una delle
personalità politiche più importanti del Quattrocento europeo.
Ampliò il porto di Palermo e fondò il Siculorum
Gymnasium (l’Università di Catania)
“Per meglio comprendere la cesura unitaria”
Si sarebbe guadagnato
l’appellativo di “Magnanimo” per il mecenatismo che caratterizzò
la sua corte. Con la Sicilia disponeva di una importante base
per lo sviluppo di una politica che aveva per orizzonte l’intera
area del mediterraneo…
(16.
– “Sicilia preunitaria - Controlettura del Risorgimento” 2010) |
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Ferdinando
I, re d’Aragona e di Sicilia
Inaugurò il
sistema viceregio, destinato a divenire il metodo di governo
dell’Isola per quattro secoli e ad essere esportato dalla Corona
spagnola nei domini del Nuovo Mondo…
“Per meglio comprendere la cesura unitaria”
Con la morte senza eredi
diretti di Martino il Giovane (1409) e del padre Martino il
Vecchio (1410), si era esaurita la dinastia dei conti di
Barcellona che regnava dal XII secolo in Aragona. Il complesso
gioco di interessi fra le diverse fazioni politiche conduceva
alla decisione di affidare ad una commissione di fiduciarila
scelta fra i candidati alla successione…
(15.
– “Sicilia preunitaria - Controlettura del Risorgimento” 2010) |
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Bianca di Navarra, l’ultima regina
Nessuno
comprese quanto preziosa sarebbe stata la sua opera per la
Sicilia, se solo le avessero permesso di governare
autonomamente…
“Per meglio comprendere la cesura unitaria”
Due sovrani erano morti in
meno di un anno, Martino il Giovane (1409) e Martino il Vecchio
(1410), lasciando un vuoto di potere pericoloso e
destabilizzante, tanto in Sicilia quanto in Spagna. Bernardo
Cabrera che aveva accompagnato Bianca,
nel suo viaggio nuziale,
decise di avversarla per toglierle il dominio dell’Isola…
(14.
– “Sicilia preunitaria - Controlettura del Risorgimento” 2010) |
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Il governo
dei due Martini
Il
cambiamento politico-amministrativo e sociale sancì
definitivamente
la
demanialità dei maggiori centri urbani siciliani…
“Per meglio comprendere la cesura unitaria”
Nel 1391, a seguito di una
congiura, Maria di Sicilia – figlia di Federico IV –, regina
titolare del regno di Trinacria, sposò Martino il Giovane,
nipote di Pietro IV d’Aragona. I due coniugi giunsero nell’Isola
nel 1392, accompagnati da Martino il Vecchio…
(13.
– “Sicilia preunitaria - Controlettura del Risorgimento” 2010) |
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Gli anni dell’anarchia baronale
I signori
siciliani si impadronirono delle terre demaniali e delle città
convertendole in signorie personali, entrando in competizione
tra loro e schierandosi in fazioni avverse…
“Per meglio comprendere la cesura unitaria”
Dopo la morte di Federico
III (Paternò 25 giugno 1337), la corona passò a Pietro II, ma
non avendo lo stesso carisma del padre si determinò uno stato di
ingovernabilità. Nonostante il caos interno la politica estera
proseguì però come sempre: in guerra con Napoli…
(12.
– “Sicilia preunitaria - Controlettura del Risorgimento” 2010) |
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Sulle orme dello “Stupor
Mundi”
Federico
III,
fu
re
costituzionale, con il parlamento decideva da primus inter pares
“Per
meglio comprendere la cesura unitaria”
Cacciati i Francesi a furor
di popolo, con la rivoluzione del Vespro del 1282, i Siciliani,
per lealtà dinastica, offrirono il Regno a Pietro III d’Aragona,
quale marito di Costanza di Svevia, figlia
di Manfredi, considerata titolare
della corona di Sicilia…
(11. – “Sicilia
preunitaria - Controlettura del Risorgimento” 2010) |
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La tirannide angioina
Da Manfredi
a Federico III Re Di Sicilia, attraverso la guerra del Vespro
“Per meglio comprendere la cesura unitaria”
Alla morte dello “Stupor
Mundi” la corona imperiale passò al figlio Corrado IV che,
essendo impegnato in Germania a causa di continue tensioni
politiche, nominò suo Vicario il fratellastro Manfredi …
(10.
– “Sicilia preunitaria - Controlettura del Risorgimento” 2010) |
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Federico Ruggero II di
Svevia
Il cuore
siciliano del “Puer Apuliae” e “Stupor Mundi”,
“Per meglio comprendere la cesura unitaria”
Alla morte di Guglielmo II
(1189) il Regno di Sicilia restava privo di quella dinastia che
aveva creato una forte e stabile entità statale. L’Italia
meridionale, per accordi precedentemente presi, passava a
Costanza, zia del defunto re e moglie del futuro imperatore
Enrico VI…
(9.
– “Sicilia preunitaria - Controlettura del Risorgimento” 2010) |
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La Sicilia in musica: “Cavalleria Rusticana”
Interessante incontro culturale dell’Unitre di Giarre con lo
storico e musicista Salvatore Musumeci, il quale ha relazionato
sulle “curiosità” che caratterizzarono la travagliata genesi
della celebre opera lirica
Fu partorita quasi “per sbaglio” ed all’insegna di tutta una
serie di coincidenze fortuite, ma la “Cavalleria Rusticana” è un
capolavoro in assoluto del melodramma, in grado di essere letto
attraverso l’originaria novella di Giovanni Verga…
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Omaggio a Concetto Gallo
Comandante
dell’Evis con lo pseudonimo “Secondo Turri”, nel 65°
anniversario
della battaglia di Monte San Mauro Caltagirone 29 dicembre 1945
Lo storico palermitano Massimo Gangi lo definì: «Uomo
generoso, che nel perseguire un ideale degno di considerazione
seppe anche pagare di persona, con dignità e fierezza»…
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“Tutta una vita con questo rospo dentro!!”
Caso
Giuliano: spuntano a sorpresa le dichiarazioni rese articulo
mortis dall’avv. Gregorio Di Maria agli infermieri dell’ospedale
Vittorio Emanuele di Castelvetrano, Salvatore Di Giovanni e
Giusto Zito
A dare la clamorosa notizia è
Luigi Simanella che ha consegnato personalmente, lo
scorso16 novembre, ai pm della Procura di Palermo,
le
dichiarazioni testamentarie dell’avvocaticchio, spentosi
nell’ospedale Vittorio Emanuele di Castelvetrano
il 7 maggio 2010 alla
veneranda età di 98 anni
…
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Il caso Salvatore Giuliano
Venne
ucciso o emigrò in America?
L’attesa della riesumazione… racconti, aneddoti, analisi
storiche
Montelepre 28 ottobre 2010 – dal nostro inviato
A sessant’anni dalla sua morte ufficiale, Giuliano fa ancora
parlare di se. In una mattinata di intenso freddo autunnale, in
un’atmosfera quasi surreale, giornalisti, reporter, emittenti
radiotelevisive ed anche turisti assiepano l’entrata del
cimitero monteleprino, su cui capeggia il motto: “Fummo come
voi, sarete come noi”… |
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Il noir della morte di Salvatore Giuliano
I magistrati chiedono la riesumazione. L'ipotesi degli
inquirenti:
“È fuggito all’estero e nella tomba è stato messo uno dei suoi
sosia”
La Storia di Giuliano non si esaurisce con la messinscena della
sua morte a Castelvetrano e la versione ufficiale, rigorosamente
falsa, sostenuta dal colonnello dei carabinieri Ugo Luca.
Per inspiegabile coincidenza, nel sessantesimo della sua tragica
fine (il 5 luglio 2010), la Procura di Palermo ha riaperto il
caso nel tentativo di chiarire una volta per tutte i tanti buchi
neri della vicenda…
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Lettera di Andrea Finocchiaro Aprile a
Giorgio VI
Un ricordo dell’illustre padre dell’Autonomia della Sicilia
È una epistola bellissima e toccante, densa di grandi ideali, di
immensa passione, degna di un grande uomo libero quale il
Finocchiaro Aprile fu. Contiene altresì suggerimenti ed
intuizioni illuminanti, che in giorni di veri o presunti conati
autonomistici di inizio millennio, par necessario rammentare...
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SPECIALE INCHIESTA STORICA
Bronte 10 agosto 1860, una pagina dimenticata.
Da 150 anni volutamente
sottaciuta dalla storiografia ufficiale
La faccenda fu liquidata nel giro di pochissimi giorni: la sera
del 9 agosto Bixio divenne l’apostolo del terrore anziché
della giustizia. La Commissione di Guerra emise la
sentenza: cinque persone furono condannate alla pena capitale:
l’Avv. Nicolò Lombardo e i popolani Nunzio Spitaleri Nunno,
Nunzio Samperi Spiridione, Nunzio Longhitano Longi e Nunzio
Ciraldo Fraiunco, il cinquantenne scemo del paese totalmente
infermo di men...
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L’animo mite e tollerante di Guglielmo II
«E quel che vedi ne l'arco
declivo,/ Guglielmo fu, cui quella terra plora/ che piagne Carlo
e Federigo vivo:/ora conosce come s'innamora/ lo ciel del giusto
rege, e al sembiante/del suo fulgore il fa vedere ancora»
(Dante)
“Per meglio comprendere la cesura unitaria”
Incoronato Re di Sicilia, nel 1172, con l’appoggio
dell’arcivescovo Gualtiero di Ophamil, del clero e
dell’aristocrazia, Guglielmo II avviò subito una politica di
pacificazione fra la monarchia e la nobiltà ribelle e a tal fine
fece liberare molti prigionieri e richiamare gli esuli...
(8. – “Sicilia preunitaria - Controlettura
del Risorgimento” 2010) |
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La Sicilia sotto Guglielmo I il Malo
Appellativo che gli venne attribuito solo nel XIV, dallo pseudo
Ugo Falcando in “Storia del Regno di Sicilia” (1550), per
contrapporlo al figlio e successore Guglielmo II detto il Buono…“Per
meglio comprendere la cesura unitaria”
Nonostante sia noto alla storia come il Malo, Guglielmo I non
può essere considerato un cattivo regnante. Al contrario fu
indubbiamente un sovrano prudente anche se, durante il suo regno,
non mancarono le sommosse che stroncò energicamente...
(7. – “Sicilia preunitaria - Controlettura
del Risorgimento” 2010) |
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La Sicilia in età normanna
De Hautevilles da soldati di ventura a sovrani “illuminati”:
rilatinizzarono e ricristianizzarono l’Isola, che raggiunse
l’unità di Stato e l’unità di Popolo… “Per meglio comprendere la
cesura unitaria”
I Normanni furono chiamati dall’Emiro Ibn-at-Thumnah.
Fu un pretesto per iniziare la conquista della Sicilia ed essere,
nel contempo, considerati i “liberatori” delle residue
popolazioni cristiane ancora presenti nell’Isola dopo due secoli
e mezzo di dominio musulmano…
(6. – “Sicilia preunitaria - Controlettura
del Risorgimento” 2010) |
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La Sicilia araba
Evoluzione storica del Popolo Siciliano: iniziò un lento
processo di
acculturazione che avrebbe inciso profondamente sull’identità
siciliana … “Per meglio comprendere la cesura unitaria”
Gli Arabi in contatto con le progredite popolazioni europee, si
rivelarono un popolo molto efficiente e produttivo, facendo
passare in secondo piano il loro carattere guerriero ed
oppressivo. Infatti, contribuirono notevolmente allo sviluppo
economico e civile, operando anche…
(5. – “Sicilia preunitaria - Controlettura
del Risorgimento” 2010) |
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La Sicilia bizantina
Evoluzione storica del Popolo Siciliano: l’Isola
non faceva parte della Prefettura del pretorio d’Italia,
costituendo una provincia indipendente… “Per meglio comprendere
la cesura unitaria”
Con la fine
della guerra tra Goti e Bizantini l’Italia intera venne annessa
all’Impero romano d’Oriente. La Sicilia non entrò a far parte
della Prefettura del pretorio d’Italia – che nel 584 con la
riforma di Maurizio divenne un Esarcato –, costituendo una
provincia indipendente…
(4. –
“Sicilia preunitaria - Controlettura del Risorgimento” 2010) |
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Euno, lo schiavo che sfidò Roma
Evoluzione storica
del Popolo Siciliano: con la “Lex Rupilia” si riconosceva ai
Siciliani una distinta nazionalità… “Per meglio comprendere la
cesura unitaria”
Il popolo
conquistato fu costretto ad osservare le leggi romane, a parlare
la lingua latina ed a professare la religione dei romani.
La Sicilia divenne, dunque, una vera e propria polveriera
sociale, dove rivolte di schiavi erano sempre incombenti…
(3. – “Sicilia preunitaria - Controlettura
del Risorgimento” 2010)
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Alla ricerca delle origini
Evoluzione storica del Popolo Siciliano, dalla preistoria alla
costituzione dello Stato dei Siculi “Per meglio comprendere la
cesura unitaria”
Col tempo, Siculi, Sicani ed Elimi finirono per
perdere ogni elemento di differenziazione condividendo i
medesimi interessi per riconoscersi
in un’unica entità civile e culturale…
(2.
– “Sicilia preunitaria - Controlettura del Risorgimento” 2010) |
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Plebiscito popolare o forzata annessione?
"Il
Gattopardo” ha corroso il mito dell’Unità d’Italia almeno quanto
Silvio Pellico
con “Le mie Prigioni”
intaccò l’immagine dell’amministrazione austriaca nel
Lombardo Veneto,
nel Friuli e
nel Trentino
La
Sicilia, il 21 ottobre, accettò “ob
torto collo” l’annessione al costituendo Regno d’Italia, di
chiara marca piemontese. Ed ovunque, l’indecorosa vicenda del
plebiscito si svolse come a Donnafugata…
(1. – “Sicilia preunitaria - Controlettura
del Risorgimento” 2010) |
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Portella delle Ginestre: tutti sapevano…
La cruda verità raccontata dal
monteleprino prof. Giuseppe Mazzola, persona particolarmente “informata”
sui fatti
Sulla strage di Portella delle Ginestre ci siamo sempre chiesti
come mai in un’occasione importante di festa, considerata la
vittoria delle liste del “Blocco del Popolo” (Pci e Psiup) alle
prime elezioni regionali del 20 aprile 1947, non vi fosse la
presenza di nessun
rappresentante......... |
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Il tragico caso
di Laura Lanza di Trabia, Baronessa di
Carini
4 dicembre 1563: cronaca di una storia d’amore e di dolore
A quasi 450 anni dall’accadimento, recentemente è stato riaperto
a sorpresa uno dei gialli più antichi della storia siciliana.
Quello di Laura Lanza, più nota come la Baronessa di Carini, e
del suo amante Ludovico Vernagallo. Furono trovati morti nel
Castello di Carini........ |
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Al suono del Vespro
“Quod Siculis Placuit Sola Sperlinga Negavit”
Correva l’anno 1282,
quando, il 30 o 31 marzo, all’ora del Vespro, a Palermo, sul
sagrato della Chiesa di Santo Spirito, oggi inglobata nel
cimitero di Sant’Orsola, scoppiò la rivolta popolare, passata
alla storia come “I Vespri Siciliani”. L’insurrezione è nota
anche come “Rivolta del Lunedì di Pasqua”....... |
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Melanconica Sicilitudine
Sentimenti, simboli e riti della Settimana Santa e della Pasqua
in Sicilia
Se con la conquista della Sicilia, da parte di Ruggero, il
Cristianesimo nuovamente restaurato si diffuse in tutti i Paesi,
fu soprattutto con la presenza spagnola che la religione
cristiana divenne l’unica fede e i riti assunsero il carattere
di tradizione e folklore, divenendo l’occasione per....... |
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La Vergine Odigitria
Patrona della Nazione Siciliana e degli indipendentisti
TheotóKos, Panagía, Hodigítria (Madre di Dio, Tutta Pura, Colei che
mostra la Via) sono i titoli con cui la chiesa orientale, sin
dai primi secoli, venera la Vergine Maria che, insieme al Figlio,
occupa un posto di primo piano nell’iconografia bizantina....... |
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Via Maqueda, “Il processo-farsa”
La difesa dei militari chiese
una sentenza di
assoluzione, anzi “di pacificazione sociale”
Ad oltre due
anni dall’accaduto, venne celebrato il processo
sull’eccidio del 19 ottobre del 1944 presso il tribunale
militare di Taranto, per legittima suspicione (si temevano ulteriori scontri in città!). Il
dibattimento ebbe inizio il 20 febbraio 1947 e si concluse in
appena due giorni.......
(3. Fine – “La strage del pane, 19
ottobre 1944”) |
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Via Maqueda: “Cui Prodest?”
Il governo del tempo si sforzò di far cadere la responsabilità
dei disordini sui separatisti
All’indomani della strage (il 20 ottobre 1944) consumatasi in
Via Maqueda a Palermo, il
Giornale di Sicilia pubblicò
un documento-manifesto
di sdegno e di condanna a firma del PdA, Pc,
Dc,
Democrazia del Lavoro, Pli
e Psi,
con un titolo di prima pagina gelido......
(2. Continua – “La strage del
pane, 19 ottobre 1944”) |
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La strage del pane
Accadde 65 anni fa. Una spontanea manifestazione di popolo
brutalmente repressa, con bombe a mano e moschetti, dai soldati
dell’esercito italiano
Tutto si svolse nel giro di trenta-quaranta lunghi secondi,
esattamente davanti al Palazzo Comitini
di via Maqueda a Palermo, in quel piovigginoso e freddo
giovedì del 19 ottobre del 1944…Fu
la prima grande tragedia dell’Italia liberata, dove persero la
vita ventiquattro innocenti.......
(1.
Continua – “La strage del
pane, 19 ottobre 1944”) |
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Sette giorni e mezzo di fuoco
Si toccò con mano la crisi dello Stato unitario. Durissima e
sanguinaria la repressione del generale Cadorna, voluta dal
sindaco Starrabba di Rudinì
Dopo l’epopea garibaldina i siciliani si convinsero che qualcosa
sarebbe cambiata. Invece non successe nulla. La terra ai
contadini e provvedimenti a favore di artigiani e commercianti,
si rivelarono vere e proprie illusioni....... |
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Noi che vogliamo
la Nazionalità Siciliana
Perché i siciliani vogliono essere indipendenti?
“Perché
la ragione e la storia ci insegnano che tali debbono essere e
che tali sono stati da molti secoli.
Come, per legge umana e divina, nessun uomo può legittimamente
essere schiavo di un altro (né può mai prosperare qualora lo
diventasse) così nessuna nazione può essere serva di
...... |
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L’hanno chiamata
“guerra
dei briganti”
Dimenticata
per interessi, senza “storia” e critica. Ma il fronte avanza
ancora,
una guerra lunga 150 anni
«Sono finito nel bel
mezzo di una guerra. Mi avevano detto che si trattava di
brigantaggio, ma ho visto combattere avvocati ed impiegati,
sindaci e magistrati, operai e studenti, tutti contro l'Italia,
insieme a contadini e galeotti. Ho visto tante teste decapitate
di ribelli mostrate nelle piazze....... |
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Storia dû Vèspiru
(parti secunna)
«Lìbbiri
muremu sutta a chisti santi mura, ma
mai cchiui comu li
schiavi piecati a li Franzisi !».....
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Storia dû Vèspiru
(parti prima)
«Palermu
hà firmatu tutti cosi
Pri dàricci l'assartu a li Farnzisi. E lu Franzisi cu la sò
putenza 'N Sicilia facìa malacrianza: Lu pani nni livava di la
menza, Franzisi si vidìanu a ogni
stanza; Iddi fidannu nni la sò putenza
E nui, mischini, sutta la sò lanza; Nta
n'ura fu distrutta dda simenza......
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N'astrattu supra la storia
dâ Sicilia
(di
Marx-Engels)
Traduzione di Santo Trovato
“'N tutta la storia di la razza umana nudda terra e nuddu pòpulu
havi suffrutu 'n modu n'àutru tantu tirrìbbili pi la schiavitù,
li cunquisti e l'upprissioni stranera, e nuddu hà luttatu 'n
modu tantu ndumàbbili pi la sò nnipinnenza comu a la Sicilia e a
li siciliani. Quasi dî tèmpura di quannu Polifemu...... |
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Giovanni da Procida,
un eroe dimenticato
Nel 1282 Palermo si ribellò alle prepotenze dei francesi di
Carlo d’Angiò. Era il Lunedì dell’Angelo, al tramonto, l’ora del
Vespro: un soldato che aveva infastidito una ragazza fu ucciso
dalla folla inferocita. La sommossa si estese a macchia d'olio
in tutta l'Isola, passando alla storia con il nome..... |
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A Portella c'ero anch'io
La Strage delle
Ginestre nel ricordo di Antonino Cannella testimone oculare del
tragico evento
(Portella della Ginestra 1° maggio
2005). Nel pianoro tra il Pelavet ed il Kumeta, in territorio di
Monreale, il tempo sembra essersi fermato ed una quiete sacrale
avvolge tutta la vallata, quasi a custodire le verità di una
tragedia umana ancora viva, consumata in nome di una
incomprensibile "ragione"...... |
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(5.Fine -
"A Portella cambiò la
storia d'Italia") |
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La pista internazionale e
neofascista
Grazie alla
documentazione trovata dallo studioso italo-americano Mario J.
Cereghino una nuova ipotesi emerge nel panorama storiografico
italiano
Nel 1977, in pieno clima di "compromesso
storico" tra Partito comunista e Democrazia cristiana, ben poco
propizio alla ricerca della verità, il Centro Siciliano di
Documentazione iniziò la sua attività con un convegno nazionale
dal titolo "Portella della Ginestra: una strage per il
centrismo"...... |
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(4.Continua -
"A
Portella cambiò la storia d'Italia") |
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La Commissione Parlamentare
Evitò di qualificare
l'eccidio di Portella della Ginestra come "strage di Stato", pur
esprimendo un giudizio politico molto severo che sgombrava il
campo da qualsiasi strumentalizzazione di parte
Con legge n. 1720 del 20 dicembre
1962, proprio nello stesso anno in cui usciva il film di Rosi su
Giuliano, venne istituita la Commissione d'inchiesta sul
fenomeno della mafia in Sicilia. Dopo 10 anni di intensa
attività, l'organo parlamentare approvò all'unanimità, nella
seduta del 10 febbraio 1972...... |
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(3.Continua -
"A
Portella cambiò la storia d'Italia") |
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Alla ricerca dei mandanti
Le carte del processo
di Viterbo, pur contenenti prove evidenti delle coperture
istituzionali che davano credito a un'azione di vero e proprio
depistaggio, non furono tenute in giusta considerazione dal
collegio giudicante
La verità giudiziaria sulla strage
di Portella della Ginestra si limitò soltanto agli esecutori
individuati nei componenti della banda Giuliano. Nell'ottobre
del 1951 Giuseppe Montalbano, ex sottosegretario...... |
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(2.Continua -
"A
Portella cambiò la storia d'Italia") |
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A Portella cambiò la storia
d'Italia
La politica
internazionale seguiva la prospettiva aperta dagli accordi di
Yalta che avevano codificato la divisione del pianeta in due
grandi aree di influenza
Il 1947 fu un anno di mutamento
radicale della storia italiana e la strage del 1° Maggio ebbe un
ruolo nello stimolare e accelerarne il processo, intrecciandosi
con dinamiche che maturarono a livello locale, nazionale e
internazionale. Nel pianoro delle ginestre tra il Pizzuta ed il
Cumeta...... |
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(1.Continua -
"A
Portella cambiò la storia d'Italia") |
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L'Autonomia viene tradita
"Memoriale" di Concetto
Gallo: la paura di riaccendere la fiamma dell'indipendentismo
spinse il governo De Gasperi ad imporre il coordinamento dello
Statuto siciliano con la Costituzione italiana
Onorevole Gallo, la domanda che
segue riguarda una circostanza di importanza notevole per gli
storici. Solo lei può avvalorarla. Se è vero. E' vero che lei
ebbe contatti con i Savoia? E' vero che...... |
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(8.Fine -
"Memorie" di Concetto Gallo, da
un'intervista di E. Magrì, 1974) |
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Mis, Americani e Mafia
"Memoriale" di Concetto
Gallo: dopo avere ascoltato il lungo racconto, Enzo Magrì pose
al mitico comandante dell'Evis alcuni interrogativi storici.
Ricevette risposte puntuali e chiare, senza nessuna reticenza
Onorevole Gallo, le ho lasciato
finora la parola in considerazione del fatto che lei non parla
da trent'anni. Ora però è venuto il momento delle domande. Chi
finanziò realmente il Mis?...... |
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(7.Continua -
"Memorie" di Concetto Gallo,
da un'intervista di E. Magrì, 1974) |
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La battaglia di Monte San Mauro
"Memoriale" di Concetto
Gallo: all'alba del 29 dicembre '45, cinquelila militari
italiani circondarono Piano della Fiera. Furono tenuti in scacco
da cinque evisti per un giorno intero. Cadde il giovane
indipendentista Diliberto e il sottosegretario finì prigioniero
<<Nella seconda metà del 1945,
mentre io mi trovavo nella clandestinità sulle montagne attorno
a Caltagirone, alcune componenti politiche dell'indipendentismo
avevano preso contatto...... |
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(6.Continua -
"Memorie" di Concetto Gallo,
da un'intervista di E. Magrì, 1974) |
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Quarantotto ore con Giuliano
"Memoriale" di Concetto
Gallo: nell'estate del 1945, a Ponte Sagana, incontrai il re di
Montelepre
<<Esposi a Lucio Tasca la mia idea
di parlare con Giuliano, al fine di garantirci nell'eventualità
di una sistemazione dei giovani dell'Evis nella sua zona. Tasca
rise: "Sì ora fai il numero di telefono e ti risponde Giuliano".
Lo lasciai e insieme con Guglielmo di Carcaci effettuammo un
giro...... |
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(5.Continua -
"Memorie" di Concetto Gallo,
da un'intervista di E. Magrì, 1974) |
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Secondo Turri, comandante
dell'Evis
"Memoriale" di Concetto
Gallo: morto Canepa, una parte degli indipendentisti era per il
mantenimento della legalità; l'altra, per la ristrutturazione
dell'esercito e per la lotta clandestina fino a quando non si
fosse ottenuta l'indipendenza
<<Mentre ero in clandestinità, a
Palermo, avvenne un episodio che mi riguardò personalmente:
incontrai un personaggio dell'Intelligence Service, un uomo di
grande prestigio, tuttora in vita (1974, ndr)...... |
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(4.Continua -
"Memorie" di Concetto Gallo,
da un'intervista di E. Magrì, 1974) |
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Dal "non si parte" all'eccidio di
Randazzo
"Memoriale" di Concetto
Gallo: la responsabilità dei moti spontanei di protesta per la
richiamata alle armi venne addossata ai separatisti. A Catania
in quell'occasione, oltre allo stesso Gallo, furono denunciati
all'autorità giudiziaria e processati l'avv. Gaetano Romeo e il
prof. Santi Rindone
<<Per tutto il 1944 Catania fu in
fermento. Ma non soltanto per il separatismo. C'era la fame e
c'era soprattutto il potere centrale che manifestava la sua
presenza con un atto odioso...... |
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(3.Continua -
"Memorie" di Concetto Gallo,
da un'intervista di E. Magrì, 1974) |
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Indipendentismo come antifascismo
I siciliani vissero il
Fascismo come un ulteriore asservimento all'Italia e la fine
della guerra rappresentò l'occasione ideale per liberarsi
dall'italica tirannia
<<In Sicilia, in un clima di abusi
di potere e di soprusi maturò l'antifascismo; un antifascismo
che si accentuò a mano a mano che ci si avvicinava alla guerra.
Inizialmente questo antifascismo era dei più vari colori, come
nel resto d'Italia: socialista, comunista, liberale. Poi,
l'atteggiamentodi Badoglio...... |
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(2.Continua -
"Memorie" di Concetto Gallo,
da un'intervista di E. Magrì, 1974) |
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"Memorie" di Concetto Gallo
Storia del Movimento
per l'Indipendenza della Sicilia, raccontata dal comandante
dell'Evis, Secondo Turri, successore di Canepa, in una
intervista poco nota del 1974
Oltre sessant'anni fa la Sicilia
combatté la sua guerra di indipendenza contro l'Italia; una
guerra della quale oramai sono in pochi a ricordare i
particolari: una vera e propria guerra con eserciti schierati in
campo che culminò in una battaglia campale il 29 dicembre 1945,
a Monte San Mauro nei...... |
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(1.Continua -
"Memorie" di
Concetto Gallo, da un'intervista di E. Magrì,
1974) |
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